Le preparazioni galeniche sono soluzioni che vengono preparate dal farmacista; quelle per uso tricologico sono soluzioni alcoliche molto stabili che non hanno una scadenza definitiva; la farmacia che prepara la soluzione è comunque sempre tenuta ad indicare, sulla confezione, una data di scadenza.
La preparazione di una lozione galenica tricologia è cosa oggettivamente semplice ma la frequente presenza nel composto di sostanze di difficile reperibilità come estrone, 17 – alfa – estradiolo, idrocortisone butirrato, le rende di fatto impreparabili da quelle farmacie che non sono in qualche modo specializzate al loro confezionamento. Si raccomanda vivamente di far confezionare le lozioni solo da farmacie di provata capacità ed aduse alla loro preparazione.
La composizione della lozione galenica può essere modulata a seconda della necessità, variando di volta in volta gli eccipienti presenti e la loro percentuale; troveremo vari principi attivi, quali:
- estrone: è uno dei carburanti fondamentali per il bulbo affinché affronti tutta la sua fase di crescita e raggiunga un diametro adeguato e uno sviluppo completo.
- idrocortisone: è la vera e propria energia che il capello utilizza nel suo metabolismo.
- progesterone naturale: è un ormone antiandrogeno, efficace e sicuro, che si è dimostrato un potente inibitore dell’enzima 5-alfa-reduttasi, che presiede al metabolismo locale ed all’utilizzo da parte del follicolo del capello del testosterone, la cui azione nei follicoli dei soggetti calvi è nettamente aumentata.
- minoxidil: sembra favorire l’utilizzo del glucosio a livello della matrice pilare e della papilla nel bulbo del capello e pertanto aumenta la disponibilità di energia per le sintesi proteiche necessarie all’anagen, cioè alla crescita del capello. Ma, la calvizie è “androgenetica”, cioè dipende dagli ormoni maschili, e se la spinta ormonale non viene in qualche modo attenuata, stimolare la crescita del capello aumentando solo la sua disponibilità di energia non potrà dare che risultati parziali e deludenti. Infatti, questo farmaco, usato così com’è nelle preparazioni industriali al 2%, è risultato utile solo in una percentuale di pazienti tragicamente bassa (5-10% circa). Risultati migliori si otterranno abbinando al minoxidil un antiandrogeno locale, come l’estrone o il progesterone o loro derivati.
Va sottolineato che tutte queste sostanze sono farmaci, cioè con precise indicazioni, dosi e modalità d’uso, che vanno indicate dal medico e rispettate dal paziente.
Inoltre, esse, applicate localmente, svolgono appunto un’azione locale, cioè circoscritta al follicolo pilifero, essendo l’unico tessuto dotato di enzimi capaci di metabolizzare e utilizzare il principio attivo; esse, cioè, non riescono ad agire in tessuti circostanti o diversi, dando effetti collaterali indesiderati, in quanto non capaci di essere assimilati altrove. Questo vantaggio viene sfruttato allo scopo di ottenere un’azione terapeutica molto mirata e circoscritta, solo laddove serve effettivamente averla.