La tricologia oggi
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Quello dei capelli e della tricologia è sicuramente un mondo interessante e complesso, pieno di patologie più o meno gravi, di falsi miti e credenze popolari, di figure professionali qualificate ma anche di fantomatici curatori e centri di ricerca. In questo dèdalo di informazioni e personaggi, chi ha problemi di capelli ha grande difficoltà a trovare chiarezza e serietà.
Nasce allora l’esigenza di far conoscere meglio il mondo del capello a una popolazione affetta da problemi tricologici che, stando ai dati statistici e all’affluenza agli ambulatori, è in forte crescita.
L’approccio della tricologia ai problemi dei capelli non è semplice e richiede una grande conoscenza dell’anatomia, della fisiologia e della patologia, richiede studio, tempo e dialogo, l’uso di tecniche diagnostiche elaborate e preparazione medico-chirurgica. Ne deriva la centralità dello specialista, che deve garantire una visita tricologica elaborata, dettagliata e minuziosa; essa è, infatti, un momento importante sia per il medico che per il paziente, dove si instaura un rapporto di fiducia, condizione senza la quale il cammino non può procedere. Da una corretta visita tricologica si può arrivare ad una giusta diagnosi e una mirata terapia.
Questo dato è da sottolineare in quanto attualmente troppo facilmente e velocemente si enunciano diagnosi facili e si propongono terapie rapide ed invasive che portino a risultati rapidi, come per esempio l’autotrapianto di capelli. Questo intervento, infatti, se da un lato si è affermato come valida ed efficace terapia chirurgica per la calvizie, dall’altro esso è una tecnica così complessa ed articolata che necessita costantemente di revisioni nelle sue indicazioni, nelle sue procedure e nelle sue metodiche. Inoltre, viene proposto ed eseguito ad una vasta gamma di pazienti e con metodi non sempre accurati, che portano spesso a risultati deludenti ed imbarazzanti dal punto di vista estetico. Quindi l’autotrapianto di capelli è una tecnica che va scelta, indicata ed eseguita con giusta cognizione di causa e non la panacea di tutti i mali.
