La microscopia in luce polarizzata consiste nell’osservazione microscopica, con una particolare luce incidente, dell’intero capello estratto dal cuoio capelluto. E’ una tecnica relativamente nuova e non molto praticata tra chi si occupa di problematiche tricologiche.
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La videodermatoscopia è una tecnica non invasiva di esame microscopico “in vivo”, in cui il cuoio capelluto è illuminato da raggi di luce incidenti obliquamente. Per mezzo di un dispositivo ottico di ingrandimento, l’osservatore discerne una proiezione bidimensionale del cuoio capelluto e del capello stesso, evidenziandone eventuali irritazioni, desquamazioni o anomalie strutturali e/o dimensionali del capello. E’ un mezzo molto utile per il medico perché si osservano in maniera dettagliata le caratteristiche del fusto, le sue dimensioni e il suo aspetto, con la possibilità di archiviare l’immagine e confrontarla con le immagini acquisite successivamente.
Quando il paziente si reca presso il nostro studio per una visita tricologica, viene creato un vero e proprio “book” fotografico, completo di riprese in precise angolazioni e lati del cuoio capelluto. Questo si propone l’obiettivo di migliorare la qualità della percezione soggettiva delle immagini, nonché di permettere la quantificazione oggettiva di parametri come la sorveglianza del paziente nella sua evoluzione nel tempo, la valutazione dinamica della ricrescita dei capelli in corso di terapia a distanza di intervalli di tempo che spesso non permettono al paziente di ricordare con precisione i cambiamenti avvenuti.
La struttura che dà origine al capello è il follicolo pilifero, all’interno del quale distinguiamo: la radice, il bulbo, la matrice.
Quello dei capelli è sicuramente un mondo interessante e complesso, pieno di patologie più o meno gravi, di falsi miti e credenze popolari, di figure professionali qualificate ma anche di fantomatici curatori e centri di ricerca. In questo dèdalo di informazioni e personaggi, chi ha problemi di capelli ha grande difficoltà a trovare chiarezza e serietà.
Un rapporto di fiducia e chiarezza tra medico e paziente è la base fondamentale per affrontare con successo un problema tricologico. La prima cosa da fare è conoscere il paziente, la sua storia, familiare e personale, la sua situazione attuale, la sua condizione di salute, il suo stile di vita.